CARLO MARTINI
Non di differenti anime ma di diversi approcci al concepire si struttura l’estetica di Carlo Martini.
Il paesaggio industriale, ad esempio, illustra l’ingegno dell’uomo, la cui architettura è nel dettaglio, a suo modo preponderante, che ne costituisce il reticolo su cui si esprime un tutto di rara potenza, un’intuizione di bellezza, derivante dal lambiccarsi del pensiero.
L’interferenza, invece, è essenziale. Essa asciuga, elimina il superfluo e l’orpello in favore di una visione lineare, nella quale la bellezza non sta nella definizione dell’immagine.